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La biblioteca

Richard Brautigan


Questa è una bellisima biblioteca, molto fornita, molto americana, e l'ora è perfetta. E' mezzanotte. La biblioteca dorme profondamente. Come un bimbo che sogna, la porto dentro l'oscurità di queste pagine. Quantunque la biblioteca sia "chiusa", non devo andarmene. Abito qui. Da anni la biblioteca è anche la mia casa. del resto, occorre che io sia qui in permanenza. E' un mio dovere. Rientra nelle mie mansioni. Non vorrei darmi il tono d'un piccolo burocrate: sta di fatto però che mi spaventa l'idea che possa venire qualcuno e non trovarmi. (...) Ho "chiuso" la biblioteca alle nove. Ma se arriva qualcuno con un libro, basta che tiri il cordone del campanello: questo suono mi farà tralasciare qualsiasi cosa d'altro stia facendo: sia che dorma o cucini, sia che mangi o che faccia l'amore con Vida. Vida sarà qui a momenti. Stacca dal lavoro alle undici e mezza.

Il campanello è una piccola campana che viene dal Texas. L'uomo che ce l'ha regalato è morto da un pezzo e nessuno ha mai saputo il suo nome. Portò qui la campanella e la posò su un tavolo. Pareva imbarazzato. Se n'andò subito via, forestiero. tanti anni fa. E' una minuscola campana, però conosce il sentiero d'argento che conduce al nostro udito e lo percorre con fare d'intimità.

Spesso i libri vengono portati la sera tardi o la mattina presto. Io devo esser qui a riceverli. E' mio compito. Anche se "apro" la biblioteca alle nove di mattina e la "chiudo" alle nove di sera, devo trovarmi qui ventiquattr'ore al giorno, sette giorni a settimana, per ricevere i libri. (...) Ora dovevo registrare il libro. Tutti libri che riceviamo vengono registrati sul Catalogo Generale della Biblioteca. E' una specie di verbale dove si annotano tutti i libri che entrano, giorno per giorno, mese per mese, anno per anno. Tutti vengono iscritti sul nostro Catalogo.

Non usiamo il sistema di classificazione Dewey né alcun altro metodo, per catalogare i nostri volumi. Li annotiamo sul nostro Librone, via via che arrivano. Quindi lasciamo che sia lo stesso autore a collocare il suo libro dove gli aggrada, su un qualsiasi scaffale a suo capriccio. Non importa dove venga collocato, tanto non viene mai nessuno a legger libri, qui, né a pigliarne in prestito. Questa non è una comune biblioteca . E' diversa dalle altre biblioteche. (...)


trad. ital. Rizzoli edit. Mi 1975
Online Source: http://www.undo.net/Beyond/Brave/fiction/brautigan.htm(external link)